UFC, Michel Pereira: “Ho fatality e brutality da tirare fuori nel prossimo incontro!”

UFC, Michel Pereira: “Ho fatality e brutality da tirare fuori nel prossimo incontro!”

18 Dicembre 2020 0 Di Redazione

UFC – Combattere può essere più o meno divertente, vincere è ancora meglio, ma volete mettere il gusto di fare le mosse speciali al tuo avversario, come in un videogame?

Michel Pereira affronterà Khaos Williams il 19 dicembre ed ha raccontato come passi moltissimo tempo a pensare a delle mosse spettacolari da usare in seguito nell’ottagono:

Ho in serbo 43 mosse mai fatte. La neck slap, la fatality, la brutality, il mule kick. Non so spiegarlo. È davvero strano e complicato. A volte ci penso mentre dormo. A volte ci penso mentro mi alleno o gioco ai videogiochi. Penso che sia un dono divino, come un cantante a cui viene in mente una canzone che poi diventerà una hit”.

Pereira ha vinto il suo ultimo match contro Zelim Imadev, guadagnandosi anche un bonus “performance of the night”.  Tra una fatality e una brutality, ha anche chiamato in causa Masvidal per la cintura “BMF”. Il suo avversario è il poco conosciuto Kalinn “Khaos” Williams, reduce da una striscia di 8 vittorie, con due KO al primo round nei sue due incontri in UFC. I record dei due fighter e le dichiarazioni di Pereira sono premessa di grande spettacolo:

“È complicato fare predizioni in un incontro, l’ottagono più piccolo mi ha reso più difficile fare la roba che mi piace fare. Non posso dirvi che farò qualcosa e poi quando sarò lì magari non ho lo spazio per farlo. L’ottagono mi ha bloccato un po’ ma ho un molti assi nella manica che non ha mai fatto nessuno. Quando le farò, la gente dirà “Porca vacca, non ci credo che Michel Pereira lo ha fatto”.

A parte qualche preoccupazione per la riduzione delle dimensioni dell’ottagono dunque, Pereira non promette niente ma ci tiene a dare spettacolo quando combatte, cosa che ha già dimostrato nelle sue precedenti apparizioni. L’appuntamento è il 19 dicembre, alla UFC Fight Night 183: Stephen Thompson vs Geoff Neal.