Serate hardcore: il deejay che era sicuro di poter incassare un pugno di Chuck Liddell

Serate hardcore: il deejay che era sicuro di poter incassare un pugno di Chuck Liddell

6 Maggio 2021 0 Di Antonio Paleologo

È difficile pensare che qualcuno si possa offrire volontario per essere colpiti da Chuck Liddell, ma è proprio quello che è successo nel 2009 quando l’UFC Hall of Famer visitò un night club nel Kentucky.

Liddell si trovava da quelle parti in occasione della corsa di cavalli “Kentucky Derby”. Nel frattempo era in ballo per un nuovo business per l’apertura di un ristorante.

Una di quelle sere l’ex fighter UFC andò con qualche amico a divertirsi e bere qualcosa in compagnia in un Night Club della zona. 

Cosi inizia a raccontare: “Mentre ero in questo Night Club per gli affari miei, viene questo deejay da me, dicendomi che si era allenato parecchio, e che sarebbe stato in grado di ricevere un colpo senza subire danni. Io avevo bevuto un po’ e gli ho detto che non volevo fargli male, cosi abbiamo parlato e mi ha chiesto se poteva annunciare al microfono la mia presenza a quella serata e se poteva invitarmi sul palco. Cosi ho detto di sì”.

Poi il colpo di scena. “Allora il tipo sale sul palco e annuncia a tutti: io posso incassare un colpo di Chuck Liddell, è qui e mi farò colpire da lui”.

Ora, secondo Liddell, anche se può suonare bizzarro che qualcuno voglia essere colpito da lui, in realtà può essere molto più comune di come si voglia immaginare.

Il fatto è che anni fa aveva fatto una apparizione in un programma radiofonico trasmesso da Jason Ellis, e in quell’occasione gli fu chiesto di colpire più forte che potesse a suon di pugni l’ex skateboarder professionista. Il video di quell’incidente è diventato virale, e questo ha causato una reazione a catena che negli anni ha visto un gran numero di persone chiedere appunto a The Iceman di colpirli più forte che potesse. Richieste di cui Chuck non ne ha mai compreso la logica.

“Dopo il fatto con Jason Ellis ho avuto cosi tante persone che mi chiedevano di colpirli per qualche motivo, alla fine era divertente” ha continuato.

Tornando al nostro temerario deejay del Kentucky, c’è da dire che Liddell quella sera non aveva una gran voglia di prendere a pugni la gente, ma ormai la cosa si era fatta tosta, e visto che lo aveva chiamato sul palco davanti a tutti, non poteva certo deludere le aspettative. 

Liddell continua “Lui voleva essere colpito duro. Allora ho pensato: ok, è esattamente quello che otterrà da me stasera. Se fossimo stati a una festa, se qualcuno mi avesse dato fastidio, io lo avrei picchiato quel tanto che bastava per ferirlo un po’, niente di esagerato. Ma adesso questo mi sta facendo fare una figura davanti a tutti, dicendo che io non posso fargli male. Ho anche pensato di colpirlo con qualsiasi cosa mi capitasse a tiro, magari un lavello della cucina. Poi ho optato per il mio pugno. Cosi dopo che l’ho colpito nello stomaco più forte che ho potuto, questo si è inginocchiato per un bel po’ gemendo”.

Dopo un po’ il deejay si è rialzato dimostrando di aver capito di non poter essere colpito da Liddell senza conseguenze. Il giorno infatti, quando incontrò nuovamente Liddell, gli confidò che con il suo pugno gli aveva rotto due costole. 

Conclude Iceman: “Il tipo era pentito di essersi fatto colpire, però anche eccitato, alla fine per lui è stata un’esperienza quasi divertente. Io gli ho ricordato che gli avevo detto che se mi avesse fatto salire su un palco davanti a tutti non lo avrei risparmiato e lo avrei colpito duro. E così ho fatto. Sì, quell’anno al Kentucky Derby è stato memorabile, però ricordo più quello che è successo la sera nel Night Club che la gara dei cavalli”.