Inside the Injury: lussazione del gomito per Jamahal Hill durante UFC 263

Inside the Injury: lussazione del gomito per Jamahal Hill durante UFC 263

14 Giugno 2021 1 Di Ernesto Piane
Il Jiu-Jitsu colpisce ancora

Il titolo degno di un blockbuster è voluto. Lo scorso evento numerato UFC, infatti, avevamo assistito ad un brutto infortunio ai danni di Ronaldo “Jacarè” Souza, il quale si era rotto l’omero durante una manovra di sottomissione eseguita da Andre Muniz. Per chi vuole recuperare l’analisi può farlo cliccando qui, servirà infatti a capire cosa è successo stavolta.

 

 

Il Match tra Jamahal Hill e Paul Craig è già un classico per gli amanti del grappling. Lo scozzese Craig è oramai famoso per le sue submissions fulminee, che possono arrivare in qualunque momento del match. Stavolta a farne le spese è l’americano Hill che è costretto al ritiro dopo nemmeno due minuti del primo round.

Cosa è successo?

Durante una fase di lotta a terra, Craig riesce a chiudere una rapida Armbar sul braccio sinistro di Hill, che coraggiosamente resiste e prova a divincolarsi. Tuttavia durante alcuni cambi di posizione ci possiamo accorgere che il braccio di Hill assume una posizione innaturale. Con grande cuore l’americano non si arrende, ma una volta che l’arbitro capisce la perdita di funzionalità del braccio è costretto a fermare l’incontro.

Se andiamo su DAZN e mettiamo il minuto 27:17 dell’evento, possiamo vedere con certezza il momento in cui avviene l’infortunio. Lo scozzese infatti attorcigliandosi intorno al braccio di Hill e creando una fortissima pressione, fa uscire dalla propria sede le ossa che compongono l’articolazione del gomito.

Analizziamo l’infortunio

Analizzando bene le dinamiche e le linee di forza in gioco, mi sento di dire che si tratta, con grossa probabilità, di una lussazione postero-laterale del gomito. Craig infatti non solo iper-estende il braccio di Hill, ma lo ruota all’esterno causando l’aumento di pressione a carico dell’articolazione non più contenibile dai legamenti che la avvolgono e proteggono. In questo caso l’olecrano dell’ulna e il capitello del radio perdono i contatti con la troclea dell’omero uscendo di sede e rendendo il braccio completamente inutilizzabile e causando un grande dolore ( che tuttavia l’americano sia per adrenalina sia per fermezza d’animo non sembra accusare minimamente nei primi minuti).

La grande differenza tra l’Armbar di Craig e quella di Muniz (vista lo scorso mese) sono le linee di trazione e il punto in cui si è concentrata tutta la pressione.

Essendo la posizione di Craig più distesa e dinamica, ha potuto riversare tutta la pressione direttamente sull’articolazione. Le linee di trazione, laterale e posteriore (oltre che la gamba a fare leva direttamente sull’articolazione) hanno facilitato la lussazione.

Muniz, invece, con una posizione molto più statica non aveva spazio per estendere l’articolazione, il punto di maggior pressione è stato osseo. La linea di trazione, quasi esclusivamente laterale, ha causato quindi la frattura dell’omero (rara, in quel punto).

Quali sono i pericoli e le complicazioni?

Comunemente si pensa che una lussazione sia un’infortunio “minore”, poiché si risolve con una manovra di riduzione (molte volte) manuale. Tuttavia ogniqualvolta avviene una lussazione, si creano danni, che possono essere anche gravi, a molteplici strutture. I legamenti, che tengono l’articolazione unita, sono i tessuti che si danneggiano con più frequenza e se il danno è grave richiedono anche l’intervento chirurgico. Infatti, la grave perdita di integrità anche di un solo legamento rende molto più facile una futura lussazione. In uno sport estremamente tecnico e fisico come le MMA, soffrire di lussazione cronica è incompatibile con la carriera.

Ancora più gravi le conseguenze se si coinvolgono i nervi e i vasi che passano vicino all’articolazione. In questo caso in particolare, l’intrappolamento del nervo Ulnare può essere una complicazione con cui fare i conti.

Non è infrequente che la lussazione possa essere associata a frattura delle ossa coinvolte, a volte anche minime, che si scoprono solo una volta fatto il controllo radiologico.

Una complicazione a lungo termine comune è la rigidità articolare (specialmente di estensione del braccio) che tuttavia può essere scongiurata con la fisioterapia e con una mobilitazione precoce dell’arto.

La Diagnosi

La TC è l’esame più opportuno da eseguire in fase acuta, per valutare l’integrità ossea, mentre la Risonanza Magnetica è molto importante come controllo 10-15 giorni dopo, specialmente per valutare le condizioni della cartilagine articolare e dei tessuti periarticolari coinvolti.

Cosa succederà a Jamahal Hill?

Non si ha ancora un comunicato ufficiale che chiarisca se vi sono state alcune delle complicanze citate sopra, è quindi difficile prendere una posizione.

Tuttavia possiamo a grandi linee definire che per la lussazione (semplice e non complicata) il periodo di convalescenza e riabilitazione prima di tornare come nuovi è di circa 30-45 giorni.

Qualora vi siano anche fratture ossee, si deve valutare di caso in caso (e l’indicazione chirurgica), tuttavia in media, la prognosi può oscillare dai 4 ai 7 mesi. Questo poiché la frattura coinvolge direttamente l’articolazione e i tempi per ripristinare la normale funzionalità si allungano.