Charles Oliveira, il re delle submission sottovalutato nello striking? (VIDEO)

Charles Oliveira, il re delle submission sottovalutato nello striking? (VIDEO)

5 Ottobre 2022 0 Di Giuseppe Albi

Il conto alla rovescia per UFC 280 è iniziato. Una delle sfide più attese è ovviamente quella fra Charles Oliveira e Islam Makhachev con in palio il titolo dei pesi leggeri UFC.

Viste le caratteristiche tecniche dei due contendenti in molti si aspettano un matchup stilistico ben preciso dove si ritroveranno a confronto il jiu jitsu del brasiliano e il sambo del daghestano.

Ciò che spesso si dimentica però ogni volta che combatte Oliveira è la sua pericolosità nello striking. Un errore bonario dettato soprattutto dalle incredibile capacità di “Do Bronx”, autentica macchina da sottomissioni come recita il suo record straordinario di 21 submission su 33 vittorie complessive, di cui ben 12 messe a referto in UFC.

Eppure in Charles Oliveira alberga uno striking selvaggio e letale che ha già mietuto vittime nel suo percorso. Chiedere per conferma a Nik Lentz e Jared Gordon o, in tempi più recenti, a Michael Chandler.

Oltre alle vittorie arrivate con lo striking, che fanno il paio con quelle ottenute a inizio carriera dove Oliveira si impose con diversi KO e TKO, ciò che sorprende nello stile del brasiliano è proprio la sua capacità di aprirsi una breccia per le submission passando proprio da combinazioni in piedi.

In moltissime situazioni infatti abbiamo visto Oliveira scambiare a viso aperto sfruttando il suo reach (la sua conformazione fisica gli permette di avere braccia e gambe più lunghe rispetto alla maggioranza degli atleti della sua divisione di peso) e sfruttando soprattutto la sua muay thai solidissima costruita alla Chute Boxe, mecca pluridecorata per ciò che concerne l’arte dello striking.

Se a tutto questo si aggiunge anche un’ottima resistenza alla durezza dei colpi e una capacità innata di incassare e ripartire a testa bassa per chiudere in ground and pound o commutare il tutto in una submission (come successo in modalità differenti contro fighter durissimi come Chandler, Poirier e Gaethje) allora si può dire con certezza di avere di fronte un fighter completo e in grado di dominare sia nel suo campo, quello del jiu jitsu, sia all’occorrenza anche in piedi.

Un problema in più per Islam Makhachev, come possiamo apprezzare dalle immagini qui sotto.