UFC 281, le pagelle: Pereira abbatte Adesanya. Poirier e Zhang Weili strepitosi
13 Novembre 2022 0 Di Giuseppe AlbiArti marziali miste nell’accezione più alta quelle andate in scena al Madison Square Garden di New York in occasione di UFC 281.
Cinque match in programma nella main card e cinque storie differenti ma allo stesso tempo accomunate da un unico filo conduttore: lo spettacolo.
Ripercorriamo dunque quanto successo nella gabbia con le consuete pagelle assegnate ai protagonisti.
- DAN HOOKER vs CLAUDIO PUELLES
Nel primo match in scaletta è arrivata una vittoria superba di Dan Hooker che, dopo essersi difeso in maniera irreale da tentativi multipli di attacchi alle gambe da parte dello specialista Puelles, è riuscito a riportare la contesa in piedi demolendo gradualmente il suo avversario.
In un terreno nettamente a lui più congeniale infatti The Hangman ha gestito con la solita eccellenza la distanza pungendo con il diretto destro e punendo con i calci. Proprio un calcio arrivato al fegato di Puelles alla fine del secondo round è stato il colpo risolutore che ha posto fine alla contesa e regalato a Hooker la vittoria.
Voto 8 per il neozelandese che torna al successo dopo due sconfitte consecutive. Voto 5 invece per Puelles che, una volta tentata la sua arma migliore nel primo round, si è sgretolato come neve al sole col passare dei minuti.
- FRANKIE EDGAR vs CHRIS GUTIERREZ
Subito dopo è stata la volta di Frankie Edgar vs Chris Gutierrez. Poteva essere una festa per Edgar, al suo ultimo match prima del ritiro. E invece a rovinare i piani ci ha pensato Gutierrez che ha mandato KO il super veterano con una ginocchiata saltata nel primo round.
Un gesto tecnico sublime che ha confermato tutta l’esplosività di un fighter imbattuto da 8 match.
8 come il voto che merita lo stesso Gutierrez, un atleta assolutamente da tenere d’occhio.
Ci sentiamo di dare invece due voti a Frankie Edgar. Ha perso nel peggiore dei modi e quindi la prestazione non è assolutamente sufficiente. La sua carriera invece merita almeno un 8 per quanto ha saputo scrivere nella gabbia ottagonale della UFC.
- DUSTIN POIRIER vs MICHAEL CHANDLER
A metà della main card, spettacolo incredibile quello andato in scena fra Dustin Poirier e Michael Chandler.
In quello che è stato definitivo sin dalla vigilia come il main event della gente, i due contendenti hanno confermato tutte le aspettative che c’erano nei loro confronti dando vita ad un match epico che ha infiammato ogni singolo appassionato.
A partire fortissimo nel primo round è stato soprattutto Chandler, il quale ha subìto tuttavia nel finale la riscossa di Poirier che ha riequilibrato il tutto con il suo solito striking devastante.
Nella seconda ripresa così Chandler si è rifugiato nel wrestling proiettando al suolo l’avversario e imponendosi in ground and pound.
Una ricetta che sembrava essere vincente e che Chandler ha cercato di replicare anche nell’ultimo e decisivo round piazzando un high crotch slam. Una volta arrivati al tappeto però Poirier non ha perso lucidità e, anzi, è riuscito a ribaltare la situazione prendendo la schiena al suo avversario.
Da quella pozione nettamente favorevole The Diamond non ha perdonato, chiudendo una rear naked choke letale che ha costretto Chandler alla resa.
Vittoria importantissima per Poirier che riaccende anche le speranze per una chance titolata. Voto 9 per lui.
Un gradino sotto (ma non per la prestazione) invece Chandler, il quale torna a casa con un 7.5 nonostante la sconfitta.
- CARLA ESPARZA vs ZHANG WEILI
Nel co-main event abbiamo assistito alla nuova ascesa sul trono dei pesi paglia femminili UFC da parte di Zhang Weili che ha letteralmente surclassato Carla Esparza.
Una prova totalizzante quella della cinese, apparsa superiore sia fisicamente, sia tecnicamente. Se dal punto di vista dello striking c’era da aspettarsi un divario così grande, ciò che ha sorpreso tutti sono stati soprattutto i miglioramenti mostrati nella lotta.
Zhang Weili infatti non solo è riuscita ad annullare il grappling della più esperta Esparza, ma l’ha addirittura finalizzata nel secondo round con una rear naked choke anticonvenzionale, chiusa con un braccio dell’avversaria intrappolato fra le sue gambe.
Vittoria e cintura nuovamente intorno alla vita della Zhang che si merita un 8 in pagella. Non va oltre il 4 invece una frastornata Esparza.
- ISRAEL ADESANYA vs ALEX PEREIRA
Dopo una serie di match esaltanti, i fuochi d’artificio finali di UFC 281 sono deflagrati con l’attesissima sfida fra Israel Adesanya e Alex Pereira. Una rivalità iniziata nella kickboxing e proseguita ora nelle MMA con il palio lo scettro di campione dei pesi medi UFC.
Al pronti via il copione è stato subito chiaro ed ha visto Adesanya imporsi con maggior ritmo nel primo round.
Una maggiore esperienza nell’ottagono che stava per essere anche decisiva, con il clamoroso uno-due piazzato dal campione che ha fatto traballare Pereira.
A salvare il brasiliano tuttavia è arrivato il gong che ha rimandato ogni discorso ai round successivi. Uno sliding doors che probabilmente vivrà per molto tempo nei ricordi di Adesanya visto quanto accaduto da lì in poi.
Nelle successive riprese infatti Pereira è tornato alla carica rispondendo colpo su colpo e crescendo gradualmente nella prestazione.
Un match ultra tecnico nelle fasi di striking, ma avaro di emozioni nelle rare occasioni in cui i due sono stati coinvolti nella lotta. Nel corso del terzo round per esempio Adesanya ha cercato di sorprendere il suo avversario prima proiettandolo e poi cercando di prendergli la schiena. Tentativi che sono risultati tuttavia goffi e privi di efficacia.
Una volta tornati in piedi così, nel penultimo round, a salire di livello è stato soprattutto Pereira che ha colpito duro in più di un’occasione con il suo solito sinistro.
Quasi un presagio per quanto successo nell’ultima ripresa, quella destinata a cambiare il destino attuale della categoria dei pesi medi UFC.
In uno scambio a parete infatti Pereira è riuscito ad incrociare sul volto di Adesanya aprendo una breccia. Una volta fiutato il sapore del sangue poi il brasiliano si è scagliato con ferocia sul suo avversario piazzando una combinazione a due braccia che ha costretto l’ottimo arbitro Marc Goddard ad interrompere l’incontro.
Un momento iconico che è valso una vittoria storica per Pereira. Voto 9 al brasiliano che si è confermato l’anti Adesanya ed è riuscito laddove in molti avevano fallito.
Esce a testa alta comunque l’ex campione, uno dei più vincenti di sempre nella storia UFC. Così come successo nella kickboxing è andato KO contro Pereira dopo essere andato vicino alla vittoria. Un destino beffardo che lo relega ora nuovamente al ruolo di sfidante dopo essere stato per molto tempo il re.
L’età, il blasone e le capacità tecniche sono dalla sua parte. In attesa di vedere se riuscirà a riconquistare la cintura gli diamo un 6.5 per la prestazione (poteva e doveva fare di più soprattutto nel grappling) e un 9 pieno per il suo regno da campione che, fin qui, era stato eccellente.
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Info sull'autore
35 anni, Responsabile editoriale di TuttoMMA. La scrittura e gli sport da combattimento sono arti sublimi. Poter fondere entrambe è la mia più grande passione.