UFC, Woodley: “Ero entrato in depressione. Mangiavo male, non parlavo, è stata dura”
30 Maggio 2020 0 Di RedazioneUFC – Tyron “The Chosen One” Woodley (19-4-1), ex-campione dei pesi welter UFC, a 14 mesi dalla sconfitta subita da Kamaru Usman durante UFC 235, rivela di aver sofferto di depressione dopo aver perso la cintura di campione del mondo.
Woodley non combatte da quella sconfitta e, questo sabato, è arrivato per lui l’atteso rientro nell’ottagono per il main event di UFC on ESPN 9, contro il grappler brasiliano Gilbert “Durinho” Burns, il quale ha una striscia di 5 vittorie di fila in UFC.
“Mi rialzo e mi sono sempre rialzato dopo ogni sconfitta, ma questa volta è differente perché ho intenzione di farne un cambio di vita“. ha dichiarato Woodley durante il media day di UFC on ESPN 9. “Per un po’ sono andato in uno stato depressivo, non ho parlato proprio con molte persone. Stavo mangiando terribilmente, non mi stavo allenando e semplicemente non me l’aspettavo proprio — sentivo tutte le mie sfide prima che quella di Usman diventasse la più dura”.
“Mi sentivo come se tutti i più grandi welterweight che avevo battuto precedentemente fossero già stati la mia sfida più grande. Non ho mai preso nessuno alla leggera. Non pensavo che sarebbe stato facile, ma sentivo di avere nella testa quei 5 round così bene. Sentivo che la mia strategia, il mio gameplan, i miei studi, i miei coaches, il mio team, sentivo di avere tutto nella posizione per vincere. Quindi ho dovuto realmente fare i conti con questo e ci è voluto molto più tempo di qualunque altro mio incontro in carriera”.
La sconfitta con Usman ha causato grossi problemi al fighter americano ma lui stesso ha dichiarato che, col tempo, è riuscito a risolvere i suoi problemi diventando una persona migliore.
“Sono arrivato al punto dove ho capito che dovevo affrontare la situazione,” dichiara Woodley. “Mi sento di essere una persona migliore, un fighter migliore e di essere migliore come essere umano grazie a questo. Sentivo come se fosse necessario per il mio cammino. Delle volte ti capita di vedere persone salire dal fondo alla cima e gli fan saltare tutta la strada. Vengono aiutati da tutti, che sia spingerli sui media o sui social, e hanno semplicemente ogni cosa come data. Le persone che si devono guardare le spalle sono quelle che devono affrontare le avversità e dimostrare ai fans di che pasta sono fatti — che non sono lì dentro per strisciare”.
Un’eventuale vittoria di Woodley contro Burns potrebbe consegnargli la possibilità di una chance titolata. Credete che abbia qualche possibilità in un ipotetico rematch con Usman?
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