UFC, Garbrandt: “Ho sconfitto i miei demoni, rivoglio la cintura. Amo combattere”

UFC – Un Cody Garbrandt decisamente maturato, quello che si prepara a tornare a UFC 250 e che affronterà Raphael Assuncao.

Intervistato da MMA Fighting, No Love ha parlato senza filtri del periodo che lo ha condotto ad incappare in tre sconfitte consecutive – di cui due contro T.J. Dillashaw, ora fermo per doping -, a 15 mesi di stanza dall’ultimo incontro.

Senza combattere, non potrei essere felice nella mia vita. Smettere di combattere non è un opzione per me. Voglio combattere ed amo combattere. La questione è tutta sul trovare quella passione, quella guida. Mantenere quella fame sempre viva.

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Garbrandt che, di comune accordo coi suoi compagni di team all’Alpha Male, si è andato ad allenare in New Jersey con Mark Henry – non il wrestler WWE -, per “uscire dalla sua comfort zone”.

Era un bisogno per me, questo di uscire dalla mia zona di confort. L’unico modo per testarmi era questo, stando lontano dalla mia famiglia e uscendo da quella sicurezza che ti costruisci dentro la tua vita. Non ho dovuto reinventare tutto, ma ho corretto quelle piccole cose che non era necessario fare o quegli errori tecnici che non sapevo di fare. Sono ossessionato da questo sport, dal migliorare e dal vincere. Perdere però è parte del gioco. Quando sono in focus, nessuno può battermi. Sono sinceramente convinto di aver corretto un sacco di errori, e quando sono in pace con me stesso posso di conseguenza scatenarmi nell’ottagono.

Si chiude con una bella iniezione di autostima da parte di Garbrandt che parla della sua motivazione e del suo focus.

Per me, sono in questo sport per essere il migliore. Non ho mai scelto i soldi. I soldi sono fighi, ma solo un’aggiunta. La motivazione è sempre quella: voglio diventare il migliore, voglio riavere il titolo. Sogno questo, e questo mi spinge. Ho affrontato i miei demoni, sono qui per riprendere il mio trono. Sono pronto, capitalizzerò quando verrà il mio tempo per una title shot e mi ritirerò con il titolo ancora alla vita.