Marvin Vettori è un talento e merita più rispetto (e tanto più tifo)

Marvin Vettori è un talento e merita più rispetto (e tanto più tifo)

12 Giugno 2020 1 Di Redazione

Marvin Vettori – Marvin Vettori è davvero, davvero il fighter italiano che potrà regalarci un titolo UFC.

Lo si vede dalla fame che ha, lo si vede da come vive i match, lo si vede dai miglioramenti che fa da incontro ad incontro. Uno spirito diverso, in linea con quello dei top fighter più importanti degli ultimi anni.

Se c’è una cosa che ci ha probabilmente coalizzato, inteso come tifo italiano, nel supportare Marvin è stata sicuramente la situazione che ha vissuto negli ultimi mesi: dopo aver visto saltare 3 match nell’arco di neanche due mesi, d’altronde, è stato un po’ paradossale vedere come, all’ultimo giro, Karl Roberson abbia pensato bene di attaccare frontalmente un Vettori che, nella hall dell’albergo di Jacksonville, aveva legittimamente chiesto spiegazioni. Invece, un Roberson che ha mancato il peso e poi fatto saltare il match a causa di uno svenimento – così dice lui – ha pure avuto l’ardire di attaccar briga in un albergo (qui il video).

Questo episodio, probabilmente, ha unito anche tutti quelli che erano i detrattori di Marvin Vettori sotto l’unica bandiera italiana, perché oggettivamente parlando il comportamento di Baby K è stato inaccettabile (e le sue dichiarazioni a ridosso del match lo sono altrettanto). A quei pochi, invece, che hanno pensato bene di continuare a criticare The Italian Dream è legittimo dire: “Perfetto, liberi di farlo”. Ma analizziamo un attimo le argomentazioni.

  • Lo si critica per le prestazioni? Critiche sterili: negli ultimi due match, ed anche in quelli non vinti antecedentemente, Marvin ha oggettivamente mostrato un miglioramento costante, nonché un dominio evidente nelle fasi in cui era lui a portare avanti il canovaccio dell’incontro.
  • Lo si critica per la mancanza di finalizzazioni? Bisogna guardare anche alla prestazione: nelle vittorie, infatti, Marvin Vettori è stato oggettivamente dominante. La finalizzazione, il KO, arriverà perché figlio del continuo miglioramento fatto sotto la sapiente guida di Rafael Cordeiro alla Kings MMA.
  • Lo si critica per il trash talking? Beh, ragazzi, benvenuti nel 2020. Il trash talking è parte integrante dello sport professionistico, lo è da sempre ed è contorno fondamentale per gli sport da combattimento. In un mondo in continua evoluzione anche a causa del contesto social, la strategia comunicativa di Marvin appare essere chiara: essere diretto,  dicendo ciò che si pensa e, se è il caso, senza neanche troppi giri di parole. E se alla parola trash talking associate l’ultimo Conor McGregor, il problema è vostro: da Muhammad Ali negli anni ’60 e ’70 a Chael Sonnen nei primi anni del 2010, passando da Mike Tyson negli anni ’80 e ’90, gli sport da combattimento sono il perfetto specchio di una considerazione fondamentale: la dialettica è importante tanto quanto le prestazioni sportive. E lo è nel bene come nel male. Stateci, i samurai non piacciono più a nessuno al giorno d’oggi e se piacciono a voi nessuno vi critica, ma non siate pesanti.

Per cui, smettetela di fare i duri sui social inveendo contro Marvin Vettori, anche perché poi possibilmente siete i primi a seguire i suoi match e a tifarlo. Accettatelo per quello che è, ovvero un 26enne entrato in UFC a poco più di 20 e in grado di affrontare match ostici uscendo sempre a testa alta, nelle vittorie come nelle sconfitte. Maturerà, nell’ottagono e fuori, ma rendiamoci conto che, se si continua con questo ostruzionismo verso The Italian Dream, forse non sarà il caso di salire sul carro quando – come ci auguriamo tutti – Marvin Vettori guadagnerà una title shot provando a diventare il primo campione italiano della storia UFC.