UFC, Thompson diventa bad boy: “Covington? Un disperato in cerca di attenzione”
5 Agosto 2020 0 Di RedazioneUFC – Nicest motherfucker certificato. Educato e gentile da far venire la nausea. Praticamente il Ned Flanders della UFC. Quanto ci manchi, Stephen Thompson!
Fortunatamente, in una chiacchierata con Bloodyelbow Wonderboy ha detto di essere guarito dagli infortuni che lo hanno tormentato negli ultimi mesi e di essere vicino al ritorno. Durante il match contro Vicente Luque a UFC 244, Thompson si ruppe entrambe le mani. Una vittoria in pieno stile Wonderboy (ricordiamo il sorriso smagliante e l’abbraccio dopo un push kick che fece ruzzolare il brasiliano dall’altra parte dell’ottagono). Viste le recenti prestazioni di Luque, quella vittoria sta invecchiando meravigliosamente, oltretutto. Ai problemi alle mani si è aggiunta una possibile rottura della clavicola, rimediata durante un training camp con il cognato Chris Weidman. Al momento, Thompson sta recuperando ma sarà pronto per settembre.
Dire che al Nicest Motherfucker non piaccia il trash talking sarebbe superficiale. Apprezza l’autenticità dei fratelli Diaz e la naturalezza di Conor McGregor. Come molti, però, non ama i personaggi costruiti e chi risponde a questa definizione meglio di Colby Covington?
Thompson ha parlato di Covington dicendo “Colby è terribile e si sforza troppo (per apparire), ma vorrei sapere che cosa ha da dire su di me”. A onor del vero, Covington è stato sempre più aperto nel definire il suo personaggio come una strategia di marketing: ricordiamo l’intervista dello scorso dicembre con Adam Catterall, nella quale Colby ruppe definitivamente la quarta parete e raccontò di aver creato questo personaggio per evitare un taglio della UFC. La promotion, infatti, riteneva lo stile del wrestler troppo noioso e probabilmente lo avrebbe licenziato. Fu così che dopo la vittoria su Demian Maia Covington inveì contro il Brasile e i suoi abitanti in un monologo razzista e rabbioso che gli regalò decine di articoli, interviste e sponsorizzazioni. Da allora, Covington non si è più fermato, arrivando anche a insultare Matt Hughes dopo il suo incidente.
L’ex stella di Oregon State si è rivolta a Thompson in passato, definendolo “Wondergirl“. Anche Thompson non si è di certo tirato indietro quando gli è stato chiesto di Covington. Sebbene Wonderboy sia pronto per un qualsiasi fighter da top 5, difficilmente vedremo un match tra i due. Ricordiamo infatti che Covington sarà presto impegnato contro l’ex campione Tyron Woodley. Rimosso “Chaos” dall’equazione, la possibilità di un incontro con Leon Edwards si fa sempre più forte. Non ci si può scordare, inoltre, di Jorge Masvidal: a fine 2017, Thompson portò Masvidal a scuola in un match a senso unico. Fu allora che Gamebred si prese una lunga pausa per tornare nel 2019 e diventare una delle stelle più luminose dell’intero roster. Nonostante il profondo rispetto nutrito per Thompson, Masvidal vuole la rivincita in un altro match che avrebbe molto senso, a guardare i ranking della divisione.
Un match tra Covington e Thompson sarebbe comunque interessantissimo stilisticamente. Andremmo oltre il classico “striker vs wrestler”. Da una parte avremmo un due volte All-American e due volte campione di lotta nella Pac-10. All’altro angolo troveremmo una cintura nera 5° livello di karate kempo con un record di 58-0 nella kickboxing, nonché uno dei migliori striker mai visti in UFC. È possibile che la strada per la title shot passi da Covington e Thompson, che a 36 anni non ha nessuna voglia di ritirarsi, lo incrocerebbe volentieri.
Una cosa è certa: la cintura di Nicest Motherfucker non sarà in palio.
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