UFC on ESPN 15, le pagelle: infinitamente Edgar. Mariya Agapova come O’Malley

UFC on ESPN 15, le pagelle: infinitamente Edgar. Mariya Agapova come O’Malley

23 Agosto 2020 0 Di Redazione

UFC – Siamo di fronte alla classica card che tende a passare inosservata, soprattutto dopo un evento come UFC 252. Se poi ci aggiungiamo il co-main event saltato all’ultimo minuto, la frittata è fatta. Peccato però che la frittata l’abbiano fatta coloro che si sono persi UFC Fight Night: Munhoz vs Edgar. Nonostante la penuria di nomi altisonanti, i risultati parlano chiaro, e dicono che l’evento ci ha regalato una main card da leccarsi i baffi. Ma entriamo nel dettaglio.

Ad aprire la card principale ci hanno pensato Daniel Rodriguez e Dwight Grant, entrambi rimasti senza avversario nella giornata di ieri. Sarà stata la mancanza di uno specifico training camp a spingerli ad andare all-in? L’incontro vive di due fiammate, una per parte: al primo vero scambio, The Body Snatcher manda al tappeto Rodriguez. L’ex avversario di Pedersoli cerca disperatamente la finalizzazione, ma senza successo. Come se nulla fosse, D-Rod si rialza e comincia a pressare un rivale stremato, trovando 2 knockdown con il suo devastante sinistro: Grant non ha scampo. Rodriguez vince dunque per KO al 1° round e si porta a casa un bel 7.5, frutto del risultato e della tenacia dimostrata. Non va oltre il 5 invece Grant, che paga a caro prezzo la sua impazienza, anche sulla nostra pagella.

Passiamo ora ad un clamoroso upset: il successo di Shana Dobson ai danni di Mariya Agapova. La kazaka in forza all’American Top Team sembrava in rampa di lancio ma, esattamente come Sean O’Malley una settimana fa, ha dovuto fare i conti con la dura realtà. Una realtà che l’ha vista soccombere per KO tecnico al 2° round contro una fighter reduce da 3 sconfitte consecutive e con un record di 3-4 prima di questo match. Poco importa, perché Danger si è portata a casa la vittoria e il bonus per la Performance Of The Night: voto 8 per la sorpresa della notte. Rimandata invece con un 4.5 la Agapova.

Il terzo match della main card ha visto il ritorno di Austin Hubbard nell’ottagono. In molti non lo ricorderanno, ma ricorderanno il suo ultimo avversario, Max Roshkopf, recentemente licenziato dalla UFC. Serata amara questa volta per Hubbard, che perde per sottomissione al 1° round. A portare a casa la vittoria è Joe Solecki, autore di una bellissima standing rear naked choke e di una prestazione da 7 in pagella. Voto 5 invece per un Hubbard che non ha trovato risposta al grappling del rivale.

Dopo una serie di cambiamenti in corsa, la UFC ha deciso di promuovere il match tra Mike Rodriguez e Marcin Prachnio allo slot di co-main event. Ad approfittare della vetrina è stato Rodriguez, che ha ottenuto il KO al 1° round grazie alla sua ottima muay thai. In particolare, sono state le gomitate e le ginocchiate nel clinch a fare la differenza per Slow, che ha spento la luce al polacco proprio con un colpo di gomito. Conoscete tutti l’espressione “carpe diem”? Perché è esattamente ciò che è successo. 7.5 per il vincitore, 4.5 per lo sconfitto.

P.s: Rodriguez 2 – Resto del mondo 0 in questa fight night.

Il momento del tanto atteso debutto di Frankie Edgar nei pesi gallo è arrivato. Dall’altro lato dell’ottagono Pedro Munhoz, #5 della divisione. Sulla carta il match-up stilistico è complicato per il veterano, e infatti l’incontro è combattutissimo, eccezion fatta per un 2° round chiaramente vinto da Edgar.

Il copione è quello previsto: The Answer è il torero, Munhoz il toro. L’ex campione pesi leggeri utilizza il suo celebre footwork per mandare a vuoto il rivale e colpirlo con una serie interminabile di combinazioni pugilistiche. Il brasiliano cerca a più riprese il colpo da KO, provando nel frattempo a rallentare il movimento dell’avversario con dei pesanti low kicks che iniziano a fare effetto solo verso la fine della quarta ripresa. Escludendo il secondo, letteralmente ogni round potrebbe essere assegnato ad entrambi, tanto che il verdetto sarà una split decision a favore del futuro Hall Of Famer. I due meriterebbero lo stesso voto, ma la vittoria ha un peso specifico importante: 7.5 per Edgar, 7 per Munhoz. Quando ci sono dei match così, il bonus Fight Of The Night si assegna da solo:

I cartellini dei giudici hanno ovviamente fatto discutere ma, in circostanze come questa, il punto è un altro. Il punto è che Frankie Edgar può ancora dire la sua in uno scenario titolato UFC, anche in una divisione nuova per lui. Una considerazione che può sembrare ovvia visto il risultato, ma che non era così scontata viste le 3 sconfitte (di cui 2 per KO) nei precedenti 4 incontri. Salvo sorprese, la prossima settimana potremo leggere il nome del nativo di Toms River nella top 5 dei pesi gallo. Che siate d’accordo o meno col risultato, questa non può che essere una bella storia di sport.

Concludiamo con l’intervista post-match del vincitore: https://www.youtube.com/watch?v=yqKj9tjsZ8g