UFC, il ritorno di Edson Barboza: la macchina da bonus è in cerca di riscatto (VIDEO)
8 Ottobre 2020 0 Di RedazioneUFC – Partiamo dalle certezze. Edson Barboza è, senza alcun dubbio, uno dei migliori striker dell’intera UFC. Top 3, top 5, top 10, top 15, fate voi. Ora, Barboza sta tornando. Originariamente, avrebbe dovuto affrontare Sodiq Yusuff in un match dalle grandi aspettative in termini di spettacolo, questo sabato. Ma il forfait di Yusuff per ragioni ancora da chiarire ha regalato un’opportunità al pericoloso Makwan Amirkhani, uno che ha messo in pericolo Shane Burgos fino alla fine. L’importante è non dimenticarsi di ciò che può fare il brasiliano nella serata giusta.
Sì, perché dando un’occhiata molto superficiale ai suoi recenti risultati, si potrebbe pensare che Barboza sia un mestierante sull’orlo del licenziamento: 5 sconfitte negli ultimi 6 incontri, tra cui un TKO, un KO e una decisione unanime. Ripercorriamo molto brevemente questi incontri:
Sconfitta contro Khabib Nurmagomedov (decisione unanime), 30 ottobre 2017: il regno del terrore di Khabib era ormai realtà. Molti si chiedevano se lo striking di Barboza sarebbe stato sufficiente a tenere a distanza il russo. Dopo aver fatto assaggiare la tibia a Nurmagomedov, Barboza venne portato a terra e brutalizzato per tre round, piuttosto difficili da guardare. Dominato, ma da uno che è in discussione per il titolo di GOAT.
Sconfitta contro Kevin Lee (TKO per intervento del medico), 21 aprile 2018: un po’ come Barboza, Lee è un fighter capace di vincere o perdere contro chiunque, in base alla serata. All’epoca, il fenomeno di Motown era reduce da una sconfitta nell’incontro per il titolo ad interim in un match equilibrato contro Tony Ferguson, combattuto in condizioni disastrose, tra un taglio del peso inumano e un’infezione da stafilococco. Insomma, nulla di male nel perdere contro il miglior Lee, visto anche il matchup (vedi sopra).
Vittoria contro Dan Hooker (KO, colpi al corpo), 15 dicembre 2018: c’è un importante rimescolamento delle carte intorno a questo match. Coach Eugene Bareman aveva detto esplicitamente ai suoi atleti di non accettare incontri per il 15 dicembre, poiché sarebbe stato assente per presenziare ad un matrimonio. Ma provate voi a dire di no a Dan Hooker quando gli si presenta l’opportunità di un match che gli toglierà qualche anno di vita. Orfano del suo coach, il povero neozelandese finì vittima dei calci e dei pugni al corpo di Barboza, nonché di uno stop semplicemente spietato da parte dell’arbitro.
Sconfitta contro Justin Gaethje (KO), 30 marzo 2019: siamo nel pieno dell’ascesa di Gaethje. In un botta e risposta, l’americano definì Barboza “spaventoso se non lo spingi indietro”. Beh, Gaethje lo spinse indietro. Gameplan prevedibile ma inarrestabile quello di Justin, che dopo una guerra di leg kicks approfittò della guardia bassa di Barboza e lo mise KO nel primo round. Ora, The Highlight è il contendente numero 1 al titolo. Il canale in spagnolo della UFC ha ripostato il match intero, quindi perché non riguardarlo assieme? L’articolo riprenderà dopo questo breve messaggio da parte dei CEO dei leg kicks.
Sconfitta contro Paul Felder (decisione non unanime), 7 settembre 2019: come previsto, un match bellissimo e massacrante, con volume e potenza di colpi. Vinse Felder, ai punti. Rapina? No di certo. Ma sicuramente un verdetto controverso, tanto che Barboza fece appello. Dei 16 giornalisti interpellati, ben 13 avevano il brasiliano vincente. Ma a rubare la scena furono i cartellini dei giudici, per cui è difficile trovare aggettivi: 30 – 27 Barboza, 29 – 28 Felder, 30 – 27 Felder. La buona, anzi ottima, notizia? Le porte sono aperte per un incontro che chiuda questa spettacolare trilogia.
Sconfitta contro Dan Ige (decisione non unanime), 16 maggio 2019: debutto nei pesi piuma per il già asciuttissimo Barboza. Sicuramente non un taglio del peso facile per lui, che però mise in piedi come sempre una battaglia di striking di alta scuola. Dan Ige si rivelò un partner di buon livello, ma se 16 giornalisti su 18 (più Dana White) avevano Barboza vincente, un motivo ci sarà.
Innanzitutto, va notato che Barboza ha affrontato solo il meglio della migliore divisione UFC e una volta passato ai pesi piuma ha affrontato una promessa da non sottovalutare. Solo avversari di livello alto e sabato non ci sarà eccezione. In secondo luogo, tutti i suoi avversari sono della stessa idea: Barboza è il miglior striker che abbiano mai affrontato. Questo è il punto: non dimentichiamoci delle sue potenzialità.
Vi abbiamo parlato dei suoi risultati, provando a contestualizzarli. Ora parliamo della sua spettacolarità, con numeri che non hanno bisogno di spiegazioni: 7 (sì, sette) bonus per Fight of the Night, uno per Performance of the Night e uno per Knockout of the Night (sì, quello contro Etim, che ovviamente non manca nel video qui sotto). Che spiegazioni possiamo darvi? Possiamo solo dirvi di fare il login su UFC Fight Pass e godervi lo spettacolo. Nell’attesa del match di sabato, ecco alcune delle sue prestazioni più spettacolari. Sceglierle non è stato facile.
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