UFC, Inside the Injury: i danni di Hermansson dopo il match con Vettori

UFC, Inside the Injury: i danni di Hermansson dopo il match con Vettori

11 Dicembre 2020 1 Di Ernesto Piane

UFC – UFC on ESPN 19 è appena terminata nel migliore dei modi per la carriera di Marvin Vettori. The Italian Dream ha vinto il match per decisione unanime dopo cinque round intensi e brutali. Ma chi è uscito con più danni tra lui e Hermansson?

Lo stesso Marvin ha accusato numerosi colpi al volto, alcune profonde abrasioni alle guance e al collo [probabilmente causate dai guantini o dalle unghie(?) di Hermansson] e un profondo taglio al lobo dell’orecchio destro per il quale ha ricevuto qualche punto di sutura.

Tra i due però chi ha chiuso il match con più danni è sicuramente The Joker. Poche ore dopo l’incontro, infatti, sul profilo Instagram dell’atleta svedese viene pubblicata una foto direttamente dall’ospedale con il seguente messaggio:

“Mi sono rotto l’alluce e l’orbita ma non si è incrinato lo spirito. L’obiettivo è sempre lo stesso. Grazie a tutti per il supporto.“

Analizziamo insieme questa dichiarazione con il match sotto gli occhi, cercando di capire cosa è successo.

Probabilmente si tratta di una frattura composta della prima o seconda falange dell’alluce che si è verificata durante il terzo round, dato che è dalla fine di questo che vediamo The Joker guardarsi per un secondo i piedi e avvicinarsi all’angolo zoppicante. Questo fa pensare che non sia coinvolta l’articolazione metatarso-falangea considerando che è riuscito a continuare il match anche per i championship rounds. Se così fosse il tempo medio di guarigione completa per questo tipo di fratture è di 3-5 settimane, senza grosse conseguenze.

Per l’orbita, invece, la faccenda si fa un po’ più complessa. Poiché si tratta di una regione di incontro di molti segmenti ossei diversi e vicina a numerose strutture delicate che possono causare danni permanenti. Le più frequenti di queste fratture, chiamate “Blow-out”, riguardano la parete inferiore dell’orbita che ha la lamina ossea più sottile (circa 0,5 mm). Il fatto che il pavimento sia la zona più facile da fratturare è un mezzo difensivo del nostro scheletro per convogliare lì tutta l’energia cinetica del colpo ed evitare che si arrechino danni posteriormente (e quindi alle lamine ossee che comunicano con l’encefalo) o al bulbo oculare stesso. Ma sarà andata così?

Il buon Jack Hermansson è stato centrato da un gran numero di colpi e sebbene il diretto sinistro “visibilmente” più potente sia arrivato nel primo round, facendogli perfino cedere le ginocchia, non credo che sia stato quello a causare l’infortunio. Infatti, Joker ha continuato il match senza grossi problemi incassando molti colpi anche nei round successivi.

Piuttosto è decisamente probabile che il danno osseo si sia verificato durante uno dei violenti scambi al quinto round. In questo arco di tempo si è gonfiata vistosamente la zona fronto-zigomatica sinistra (che potete vedere dalla foto di Instagram) e dà un indizio sulla natura del danno, ma non solo.

L’area in questione ha uno spessore osseo molto alto (dai 5 ai 6 mm), ed è molto, molto più difficile che si possa fratturare. Se così fosse, questo dovrebbe comunicare a coloro che mettono tutt’ora in dubbio il KO power di Vettori un messaggio ben preciso: i suoi colpi sono stati precisi e devastanti fino alla fine.

L’esame di elezione per la diagnosi è una Tc del distretto maxillo-facciale in cui è possibile vedere con precisione la rima di frattura ossea e capire l’entità del danno. Per quanto riguarda la prognosi, se la frattura è composta, non necessita di trattamento chirurgico e sono convinto che Jack Hermansson tornerà come nuovo nel giro di poche settimane. Ovviamente stando molto attento alle sessioni di sparring anche dopo questo periodo. Se invece la frattura risulterà scomposta, bisognerà eseguire un intervento chirurgico di riduzione della frattura, molte volte completato con stabilizzazione attraverso placche e viti in titanio, e una prognosi un po’ più lunga.

 

A cura di Ernesto Piane