UFC sotto shock: Irwin Rivera arrestato per il tentato omicidio delle due sorelle

UFC sotto shock: Irwin Rivera arrestato per il tentato omicidio delle due sorelle

9 Gennaio 2021 0 Di Redazione

Capita a volte di dover raccontare storie che non vorremmo credere vere. Quella che vede protagonista Irwin Rivera, peso gallo con 3 match in UFC, è degna di un film dell’orrore e purtroppo assolutamente confermata dalle autorità.

Una scena da film horror

Stando al verbale d’arresto diffuso da Eric Kowal di My MMA News, la polizia di Boynton Beach è accorsa alle tre di mattina dopo diverse segnalazioni al block 500 di SouthEast 20th Avenue. Lì ha trovato una donna di 22 anni distesa sul ciglio della strada completamente coperta di sangue, con numerose ferite alla schiena, alla testa e alle braccia. La donna ha dichiarato di essere stata accoltellata dal fratello. Sempre su indicazione della donna i poliziotti si sono introdotti a casa di Rivera dove hanno trovato la sorella maggiore (33 anni), a sua volta martoriata di coltellate. Le due donne sono state trasportate d’urgenza al centro medico Delray. La polizia ha inoltre raccolto le testimonianze dei vicini raggiunti dalla sorella minore dopo essere riuscita a fuggire dall’appartamento. La donna li ha svegliati gridando alla porta della loro abitazione “sta cercando di uccidermi, aiutate mia sorella”. I due avrebbero infine aperto la porta dopo aver visto Irwin dirigersi verso la casa gridandogli di “chiudersi dentro” e che “era tutto a posto”.

“Ho agito su ordine di un potere superiore”

Sempre secondo la ricostruzione delle autorità, subito dopo Irwin Rivera è fuggito a piedi verso la vicino superstrada. L’uomo è stato infine trovato dalla polizia attorno alle sette di mattina. Una volta fermato, avrebbe biascicato “ho ucciso le mie sorelle”. Interrogato dai poliziotti, Rivera ha sostanzialmente confermato il racconto della sorella. Ha aspettato che le due donne si addormentassero per entrare nella loro stanza ed accoltellarle con un coltello-tirapugni. Rivera non ha saputo addurre alcuna giustificazione per le sue azioni, affermando semplicemente di aver agito su ordine di un “potere superiore”. L’uomo è attualmente detenuto in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio.

Le reazioni di UFC

Il management di Rivera, la Dominance MMA di Ali Abdelaziz, su sollecitazione dei vertici UFC ha confermato che il proprio assistito presentava da tempo sintomi di squilibrio mentale. Non è chiaro invece se Rivera abbia mai cercato supporto terapeutico. La UFC si è dichiarata profondamente disturbata dagli eventi e si riserva di raccogliere ulteriori informazioni sul caso di Rivera. Il fighter, 1-2 in UFC, avrebbe dovuto combattere a marzo contro Ray Rodriguez ma date le circostanze il match è rinviato a data da destinarsi.

Fighters e salute mentale: abbiamo un problema?

Benché episodi sconvolgenti come quello che vede coinvolto Rivera siano per fortuna rarissimi, non possiamo nasconderci dietro un dito e liquidarli come gesti isolati ed estemporanei. Purtroppo i precedenti non mancano: su tutti, la terribile storia del tentato omicidio della pornostar Christy Mack da parte dell’ex UFC War Machine. Ma per un caso in cui si arriva alle estreme conseguenze, ci sono decine di episodi in cui dei fighter hanno avuto comportamenti disturbanti. Pochi giorni fa parlavamo dei problemi di Mike Perry: ma potremmo citare le situazioni che hanno visto coinvolti in passato Matt Hughes, Tony Ferguson, Mayhem Miller, o anche superstar come Conor McGregor.

Non sono uno psicologo e non ho le competenze per analizzare simili situazioni. Mi sento di dire questo però: essere un fighter significa affrontare prove e sacrifici per cui si paga un prezzo molto alto. É difficile per una persona “normale” riuscire ad affrontare tutto ciò. Forse per alcuni i demoni interiori fanno da combustibile per spingersi oltre gli ostacoli, e la disciplina marziale diventa lo strumento con cui tenere le ombre a distanza. Ma i mostri non muoiono mai, e aspettano con pazienza nel loro angolo buio il giorno in cui finalmente abbasseremo la guardia.