Joanna is back: “Datemi la vincente della sfida fra Namajunas e Zhang”

Joanna is back: “Datemi la vincente della sfida fra Namajunas e Zhang”

22 Aprile 2021 0 Di Redazione

Joanna Jedrzejczyk è tornata ed è pronta a reclamare il suo trono.

L’ex campionessa dei pesi paglia UFC non combatte da marzo 2020, ovvero dal Fight of the Year contro Zhang Weili, vinto dalla cinese per decisione non unanime. Un verdetto tuttavia piuttosto controverso.

Da quel momento, la Jedrzejcyzk è rimasta principalmente in Polonia, sfruttando diverse opportunità di business tra cui un incarico come giudice di un reality show sul ballo, la scrittura della sua autobiografia e un documentario imminente che racconterà la sua carriera sportiva.

“Questo è il momento migliore della mia vita – ha raccontato la Jedrzejczyk a MMA Fighting – Sfrutto tutto ciò che la vita mi sta offrendo. Dò il 100% ogni singolo giorno in tutto ciò che faccio. Sono ancora un atleta perché è quello che voglio, ma ho fissato delle priorità, e sono differenti. Non voglio far parte solo di questa folle corsa al successo. Sono stata campionessa per molto tempo. Ora è passato un po’, ho perso il titolo contro Rose Namajunas, ma conosco il mio valore. Ho combattuto il fight of the year, il fight of the decade e so di essere ancora molta brava. Non spreco il mio tempo. Continuo sempre ad allenarmi. Non vedo l’ora di tornare all’American Top Team. Ho in corso un contratto televisivo in Polonia, ma non vedo l’ora di tornare negli Stati Uniti e ricominciare ad allenarmi con il mio team”.

Il piano della Jedrzejczyk prevede il ritorno negli Stati Uniti entro la fine di maggio e due mesi di allenamento presso la palestra con sede in Florida, sperando di partecipare a UFC 264 nella card dove combatterà il suo compagno di team Dustin Poirier che chiuderà la trilogia contro Conor McGregor.

Anche se non ha ancora ufficialmente un incontro, la veterana 33enne ha già chiamato i matchmakers UFC per far sapere loro che vuole affrontare la vincente del prossimo incontro per il titolo tra Weili Zhang e Rose Namajunas.

“Ho chiamato Mick [Maynard] pochi giorni fa e gli ho detto che ‘la str**za più cattiva del pianeta è tornata’, e di dire a tutti che sono la prossima” ha affermato l’atleta polacca.

La Jedrzejczyk ha già combattuto contro entrambe le fighter, sebbene non sia disposta a fare una previsione, Joanna vede la Namajunas in corsa per la vittoria nonostante sia data come sfavorita dai bookmakers.

“Credo davvero che Rose Namajunas possa battere Weili Zhang, ma deve stare attenta perché Weili è potente – ha spiegato la Jedrzejczyk – La gente mi chiede perché la mia testa era così gonfia dopo il nostro combattimento. Ho avuto un ematoma, il sangue era rimasto dentro la pelle, ma personalmente ho affrontato scontri più difficili. I suoi pugni non sono stati così forti, so che Rose può superare Weili Zhang, ma deve fare attenzione alla sua potenza. Per me è 50/50.”

La fighter polacca non farà il tifo per nessuna delle due, ma spera di incontrare la vincente della sfida entro la fine dell’anno.

“Auguro buona fortuna ad entrambe e spero che porteranno la divisione pesi paglia ancora più in alto di quanto ho fatto io l’ultima volta con Weili – ha concluso la Jedrzejczyk – Ogni volta che entro dentro l’ottagono mi sento in grado di rompere le barriere di ogni limite e record. L’ho fatto molte volte vincendo e difendendo la cintura, ho sempre offerto un grande spettacolo. Parecchie persone vogliono che prima dimostri di meritare di stare ancora li…  ecco, l’ho dimostrato nel mio ultimo combattimento, mettendo su uno spettacolo infernale! Questo è il mio biglietto da visita per il prossimo match titolato. Se combatto, combatto solo per il titolo, non devo dimostrare più nulla a nessuno.

Pillola statistica: negli ultimi 6 match la polacca ha ottenuto 4 sconfitte e 2 vittorie, e le sconfitte sono avvenute tutte in match titolati.

È davvero meritevole di un ulteriore match titolato o sarebbe interessante prima vederla contro una top 5? Magari contro una Mackenzie Dern in forte ascesa…

Articolo realizzato da Davide Bulgarini