Dana White: “Francis Ngannou sapeva della cintura ad interim”

Dana White: “Francis Ngannou sapeva della cintura ad interim”

8 Luglio 2021 1 Di Antonio Paleologo

Il match per titolo ad interim dei pesi massimi UFC fra Derrick Lewis e Ciryl Gane programmato per UFC 265 continua a far discutere. Le polemiche a distanza fra il Presidente UFC Dana White e l’attuale campione Francis Ngannou non sembrano placarsi.

Ormai sappiamo che la diatriba nasce dalla decisione di UFC di mettere in palio il titolo ad interim dei pesi massimi ad appena 3 mesi dalla conquista del titolo di indiscusso campione da parte del fighter camerunense Francis The Predator Ngannou a UFC 260.

Sapevo che sarebbe successo se non avessimo raggiunto un accordo presto, ha detto Dana White alla giornalista di UFC Arabia Farah Hannoun. “Questo è successo un milione di volte”.

Il presidente UFC nelle scorse settimane aveva più volte tentato di offrire Derrick Lewis al campione in occasione della sua prima difesa titolata, ma The Predator aveva sempre snobbato la proposta. Non solo dichiarandosi non interessato a quel match, ma anche chiamando a gran voce Jon Jones e definendo il match con l’ex campione massimi leggeri l’unico che gli importasse davvero. Questo martedì Dana White ha spiegato il meccanismo che ha portato la promozione ad organizzare il titolo ad interim in cosi poco tempo. In particolare ha affermato che questa mossa è stata necessaria per mantenere il palinsesto dei titoli UFC, definendo assurde le dichiarazioni di shock dell’entourage del campione camerunense per la decisione presa.

“Quello che succede è che gestiamo una attività e facciamo combattimenti ogni sabato sera, dovevamo fare quel combattimento a Houston e non siamo riusciti a trovare l’accordo, per questo motivo abbiamo organizzato il titolo ad interim, il che ha assolutamente senso”. Ha detto Dana White.

Gane ha ottenuto pochi giorni fa la sua sesta vittoria consecutiva in UFC battendo il russo Alexander Volkov per decisione unanime a Ufc Vegas 30. Lewis ha una striscia positiva di 4 vittorie di fila, senza dimenticare che ha già battuto l’attuale campione ai punti in occasione di UFC 226 nel 2018. Anche se quell’incontro è stato dichiarato il più brutto in tutta la storia della promotion, con un volume di colpi incredibilmente basso che hanno portato a tre round di assoluta noia.

Ngannou da parte sua ha molto criticato i vertici UFC, accusandoli di usare 2 pesi e 2 misure. A suo dire qualche anno fa aveva chiesto a UFC di organizzare un titolo ad interim fra lui e Jairzinho Rozenstruik in attesa di Cormier vs Miocic 3, ma la promotion non gli aveva mai risposto.

Insomma le polemiche non si placano e non è la prima e non sarà l’ultima che vedremo un braccio di ferro fra UFC e i suoi campioni. La promotion ha le sue ragioni in quanto organizzare delle fight night di livello ogni settimana è un impegno enorme e unico nel mondo delle MMA.  Anche i fighter, un po’ per questioni economiche, un po’ per questioni organizzative a volte hanno delle necessità per le quali trovare un punto d’incontro con UFC può risultare spesso molto difficile.

È già successo anche in passato, e molto probabilmente succederà molte volte ancora in futuro.