MMA Cringe Moments: la top 10 delle entrate più folli della storia

MMA Cringe Moments: la top 10 delle entrate più folli della storia

7 Luglio 2022 1 Di Giuseppe Albi

MMA – Il mondo delle arti marziali miste è un caleidoscopio di emozioni che ci affascina e al tempo stesso ci scaraventa in una dimensione che sembra quasi non appartenere a questo universo. Un pianeta abitato da uomini e donne speciali che mettono in scena all’interno di una gabbia, o su un ring, la più primitiva delle arti conosciute dagli esseri viventi: il combattimento.

In quest’ottica tutto nelle MMA risulta speciale, persino l’ingresso dei lottatori nell’arena.

Qualche tempo fa vi avevamo proposto la Top 5 delle migliori walkout song in UFC. Questa volta invece siamo andati oltre e abbiamo consultato il libro d’oro dei ricordi alla ricerca delle entrate più folli nella storia delle MMA.

La selezione è stata spietata, vista l’ingente quantità di momenti epici, ma si è cercato di sintetizzare il tutto filtrando quelli che sono gli episodi davvero più iconici.

Siete pronti? Mettetevi comodi perché ne vedrete delle belle…

  • NUMERO 10 – GENKI SUDO (Hero’s 4)

La nostra carrellata inizia con un musical in pieno stile giapponese. Già, un musical, perché non si può definire altrimenti l’ingresso di Genki Sudo nell’arena durante l’evento Hero’s 4. L’attuale membro del partito democratico costituzionale del Giappone – e già solo il fatto che dopo una carriera nelle MMA ne ha iniziata una in politica basterebbe per inserirlo in classifica – è stato uno dei lottatori più propensi di sempre nel ricercare l’entrata ad effetto. Nella sua carriera si è reso protagonista di tantissime coreografie e di molte trovate particolari. Questa, sicuramente, è una delle più originali.

  • NUMERO 9 – TOM LAWLOR (UFC 113)

“The best walking guy ever”. Parola di Joe Rogan e noi non possiamo che essere d’accordo. Tom Lawlor è uno di quei lottatori ad aver regalato più spettacolo fuori che dentro una gabbia, ma nonostante questo è nel cuore di tutti i fan. Che sia una cerimonia del peso o un open workout, Lawlor è sempre stato un attore nato. Per posizionarlo in classifica è stato scelto il suo ingresso a UFC 113 quando si travestì da Apollo Creed di Rocky. Abito, musica e… si fece persino i baffi! Ragazzi, risate assicurate con il buon Tom Lawlor.

  • NUMERO 8 – ANDERSON SILVA (PRIDE 22)

“Sì, va bene (direte voi) ma i fighter veri, quelli vincenti, non stanno dietro a queste pagliacciate”. Beh, sappiate che non è sempre così. Vedere alla voce Anderson Silva e al suo ingresso alla Michael Jackson durante l’evento PRIDE 22 per accorgersi che… anche gli Dei ballano!

  • NUMERO 7 – KAZUSHI SAKURABA (Pride Final Conflict 2003)

Eh sì amici e amiche. Quando si tratta di eccentricità non poteva mancare Kazushi Sakuraba. Il Gracie Hunter è uno dei supereroi del Sol Levante anche fuori dal ring o dalla gabbia delle grandi MMA. La sua migliore performance per esaltare il pubblico? Un bell’ingresso alla Super Mario Bros.

  • NUMERO 6 – YOSHIHIRO AKIYAMA (K-1 Premium 2006 Dynamite)

Epicità ai massimi livelli qui per l’ingresso di Yoshihiro Akiyama. Colonna sonora di Bocelli, clima d’altri tempi e si entra nell’arena pronti alla guerra. Un ingresso dove la marzialità che aleggia nell’aria si percepisce anche attraverso lo schermo. Semplicemente da brividi…

  • NUMERO 5 – JASON MILLER (Dream 9)

Non si può parlare di follia senza Mayhem Miller. Sarebbe stata una cosa imperdonabile e dunque eccolo qua il buon Jason, il bad boy delle MMA capace di infiammare i fan durante i combattimenti, ma anche nelle scorribande della vita di tutti i giorni. Qui ci regala un ingresso da rave party con tanto di ragazze giapponesi vestite da scolarette. Livello altissimo ragazzi, ecco le immagini.

  • NUMERO 4 – JAMES TE’HUNA (UFC on Fuel TV 7)

Il nome non vi dirà granché, ma quello che ha messo in scena questo fighter neozelandese è un vero capolavoro. Avete presente Man in Black? Ecco, James Te’Huna è andato oltre (soprattutto con il tempo che ha impiegato per svestirsi prima di entrare nella gabbia).

  • NUMERO 3 – ROYCE GRACIE (UFC 1)

Bene, adesso affondiamo con i ricordi nella storia di questo sport. Sul gradino più basso del podio c’è il primo vincitore di un torneo UFC: sua maestà Royce Gracie. Negli occhi di tutti gli appassionati ci sono le sue micidiali finalizzazioni e anche l’adrenalina provata quando entrava nell’arena. Un trenino composto dal clan dei Gracie dove ognuno teneva le mani sulle spalle dell’altro. Una marcia terrificante che faceva presagire una cosa precisa: quando combatti contro un Gracie combatti contro un’unica entità composta dalla famiglia che ha creato il BJJ.

  • NUMERO 2 – FEDOR EMELIANENKO (Final Conflict 2004)

Ok, non sarà spettacolare o con effetti cinematografici come altri ingressi visti fin qui, ma questa entrata di Fedor Emelianenko è da pelle d’oca. Uno dei fighter più forti di tutti i tempi che viene issato su una piattaforma mentre intorno le luci e il fumo lo fanno apparire ancora più spaventoso. Per intensità e prestigio non può che essere questa la seconda posizione.

  • NUMERO 1 – KIMO LEOPOLDO (UFC 3)

E ora arriviamo al momento più estremo e surreale di sempre. Prima di addentrarci, visto il tema, è il caso di citare anche l’ingresso di Diego Sanchez a UFC of Fuel TV 1. In quell’occasione il nostro “Nightmare” sfoderò all’improvviso un crocefisso che rivolse ai presenti. Doveva essere un monito per tutti di seguire la via del Signore, ma si tramutò dopo pochi passi in una sorta di esorcismo. Bene, ma non benissimo Diego…

Bazzecole comunque in confronto al numero uno assoluto della nostra classifica: Kimo Leopoldo.

Nato a Monaco di Baviera da padre americano (ma di origine irlandese e polinesiana) e madre tedesca di origine ebraica, Kimo è un miscuglio multietnico dalle mille personalità. Una di queste è quella che si interseca con la religione cristiana, sfoggiata con orgogliosi tatuaggi sul proprio corpo. Un amore talmente viscerale che nel suo debutto a UFC 3 decise di entrare vestito come Gesù Cristo portando sulla schiena… UNA CROCE A GRANDEZZA NATURALE!

La Via Crucis di Kimo Leopoldo verso la gabbia si concluse con il match contro Royce Gracie. Kimo perse quella sfida, ma la durezza dello scontro costò carissima a Gracie che non fu in grado di proseguire nel torneo e non poté così difendere il titolo conquistato nelle precedenti due edizioni.

A voi le immagini dunque con cui cala il sipario sulla nostra classifica. Grazie Kimo per aver ispirato questo pezzo!