Israel Adesanya in piazza per l’omicidio Floyd: “Sono stanco e arrabbiato, basta morti”

Israel Adesanya – C’è anche Israel Adesanya nella schiera degli sportivi impegnati in prima persona nelle proteste per la morte di George Floyd, il cittadino afroamericano morto dopo che un agente di polizia di Minneapolis gli ha tenuto un ginocchio sul collo per diversi minuti mentre ripeteva di non riuscire a respirare.

Il campione UFC dei pesi medi, pur vivendo in Nuova Zelanda, ha ritenuto giusto far sentire la sua voce come membro attivo della comunità di colore. Adesanya si è così unito a un gruppo di circa 4.000 persone che chiedevano giustizia per George Floyd.

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Oltre alla sua presenza Adesanya ha parlato anche da vero leader, esponendosi in prima persona davanti alla platea e raccontando la sua esperienza con il razzismo. Queste le sue parole:

“Devo parlare. Lo sto facendo da due settimane. Sono arrabbiato ed estremamente seccato. Quanti di voi entrano in un negozio e si mettono le mani dietro la schiena solo per non far pensare a qualcuno che siamo lì per rubare? Quanti di voi camminano per la strada e devono sorridere per permettere alla persona che incrociamo di non avere paura? Siamo stati in marcia per così tanto tempo, ma ora non si tratta di noi. Il mio pensiero è per tutti i bianchi e le persone di razze diverse: abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno che voi parliate. Sono stanco di vedere persone uccise. E sapete perché? Mi rivedo in loro tutto il tempo. È davvero straziante”.

Intanto le proteste continuano ad imperversare non solo in Nuova Zelanda, ma anche in tutto il mondo. Il fulcro ovviamente restano gli Stati Uniti dove la situazione sta sempre più degenerando. Anche altri fighter, come Jon Jones, sono scesi in strada per manifestare il loro disappunto. La speranza è che presto la situazione migliori e che, soprattutto, questa bruttissima vicenda sia da monito per evitare che in futuro accada nuovamente qualcosa di simile.