UFC, GSP: “Perdere fa schifo, ma il fallimento è stato il mio miglior maestro”
22 Giugno 2020 3 Di Giuseppe AlbiUFC | Georges St-Pierre – GSP è considerato da molti il GOAT (Greatest of All Time) delle arti marziali miste.
Uno status divino conquistato di diritto grazie alle vittorie e alle prestazioni epiche messe in scena nella gabbia. Georges St-Pierre, per esempio, è uno dei pochi eletti ad essere stato campione UFC in due differenti categorie di peso e la sua aura è destinata ad avere per sempre un posto in prima fila nella Hall of Fame.
Nonostante l’immensa popolarità il canadese ha sempre fatto molta attenzione a separare la sua vita privata da quella di atleta. Di recente invece ha deciso di concederci alcune pagine del suo libro d’oro del guerriero rivelando alcuni retroscena davvero interessanti.
Uno per esempio (e ve lo abbiamo raccontato) è quello relativo alla paura e allo stress patiti durante tutta la sua carriera. Un aspetto insolito e a tratti inaspettato della sua personalità che ha rivelato un GSP più umano rispetto all’immagine del fighter glaciale che demoliva i suoi avversari a suon di gameplan studiati in ogni minimo dettaglio.
Fragilità dunque, ma anche una preparazione a tratti scientifica unita ad una straordinaria dose di umiltà. Un mix di concetti che GSP ha svelato negli ultimi giorni sul suo profilo Instagram spiegando al mondo quali sono stati gli ingredienti che gli hanno permesso di essere uno dei migliori di ogni epoca.
Una ricetta dove traspare ancora una volta un fighter votato allo spirito di sacrificio. Una sorta di monito che può, anzi deve essere da insegnamento per tutti i giovani che si avvicinano a questa disciplina.
Ecco le sue illuminanti parole:
“Ho avuto un percorso incredibile come atleta professionista. Tutto però è iniziato in una maniera totalmente diversa da quello che poi sono diventato. Sapevate per esempio che ho perso più della metà dei miei combattimenti contro i bulli della scuola? Non ho mai vinto inoltre un oro nelle competizioni di karate. Quando ho partecipato alla mia prima lezione di jiu-jitsu sono stato finalizzato cinque volte in cinque minuti da un ragazzo che pesava meno di me. Ero talmente demotivato a livello mentale che all’epoca volevo lasciare tutto lì sul posto. Nella mia prima gara di wrestling negli Stati Uniti sono stato bloccato a terra in meno di un minuto. A volte fa davvero schifo perdere. Alcune esperienze però possono essere insegnate, altre invece devono essere vissute per poter migliorare. Io nella mia vita ho imparato che il fallimento è stato il più grande insegnante che abbia mai avuto“.
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Info sull'autore
35 anni, Responsabile editoriale di TuttoMMA. La scrittura e gli sport da combattimento sono arti sublimi. Poter fondere entrambe è la mia più grande passione.
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