UFC, delirio Dos Anjos: “Io vs McGregor, questo è il momento dopo tanti anni!”
19 Giugno 2020 1 Di RedazioneUFC – Rafael dos Anjos vorrebbe finalmente affrontare Conor McGregor dando così una risposta definitiva ad uno dei più famosi “what if?” della storia della UFC.
Dos Anjos (30-13, 18-11 UFC) e McGregor (22-4, 10-2 UFC) avrebbero dovuto scontrarsi per il titolo lightweight a UFC 196 nel marzo 2016. “The Notorious” già campione featherweight a quel tempo, stava salendo di categoria per sfidare dos Anjos nella sua sfida personale per diventare il primo campione in simultanea in due categorie di peso della UFC.
L’incontro venne annullato a meno di due settimane dall’evento, quando Dos Anjos si ruppe un piede in allenamento. Venne quindi sostituito da Nate Diaz, che accettò il match contro McGregor in short notice nei welterweight dando così il via ad una reazione a catena di eventi che continuarono a protrarsi fino ai giorni nostri.
Il ritiro di Dos Anjos da UFC 196 rimane ancora oggi un unicum nella sua carriera quasi ventennale. Tuttavia RDA non si è lasciato consumare dall’occasione mancata, ma pensa che ci sia ancora la possibilità di recuperare ciò che poteva essere ma non è stato.
“Tutta la storia”, ha dichiarato Dos Anjos a MMA Junkie quando gli è stato chiesto perché vuole ancora questo match. “Ero il campione lightweight, stava salendo di categoria per sfidarmi e inoltre, avevo combattuto molti incontri. Quello è stato l’unico che non sono riuscito a disputare. Questo è ciò che vorrei avere nel mio record, un match con Conor. Questo è il motivo per cui ho twittato: ‘Niente più se’. Vedo un sacco di gente che dice ‘Se quell’incontro si fosse disputato; Se RDA avesse vinto, Se Conor avesse vinto, cosa sarebbe successo a Conor? Se Conor avesse perso cosa sarebbe successo?’ Molti se. Quindi è il momento di mettere questa proposta sul tavolo e procedere. Facciamo in modo che questo match si faccia, in qualsiasi categoria di peso”.
McGregor dichiara di essersi ritirato dalle MMA. La superstar irlandese ha recentemente annunciato per la terza volta in quattro anni il ritiro dalle competizioni, dichiarando inoltre di non avere più molti stimoli o match interessanti all’orizzonte, ma anche che UFC ha interferito sul suo desiderio di rimanere attivo.
Dos Anjos si è proposto come prossimo avversario se McGregor volesse tornare. E pensa che il tempismo sia in realtà decisamente perfetto.
“Non credo che si stia ritirando in questo momento”, ha dichiarato Dos Anjos. “Questa è la sua terza volta. Non me la bevo. Non credo che nessuno se la beva. È troppo giovane e credo che abbia ancora molto da dare. Non penso che si stia ritirando proprio ora”.
“Se guardi l’intera situazione, tra me e Conor, sono davanti a lui nella classifica dei welterweight e questo match si sarebbe dovuto disputare quattro anni fa e non è successo. Sarebbe una grande incontro. Questo è il match da fare”.
UFC 196 non è stata l’unica volta in cui un match tra McGregor e dos Anjos è stato sul punto di realizzarsi. I due stavano per affrontarsi per la cintura welterweight ad interim a UFC 224 nel maggio 2018, ma a causa del famigerato assalto, da parte di McGregor, all’autobus nel quale viaggiava Khabib Nurmagomedov che causò diversi feriti tra i fighter presenti, il match venne influenzato negativamente dalle conseguenze di tale spiacevole evento venendo di fatto cancellato.
Dos Anjos affrontò successivamente Colby Covington per il titolo welterweight ad interim a UFC 225, incontro che Dos Anjos perse nettamente allontanando da allora l’ipotesi di match contro McGregor.
“UFC avrebbe fatto l’annuncio che avremmo combattuto per il titolo welterweight ad interim in Brasile, ma non è stata colpa mia”, ha dichiarato dos Anjos. “È stata colpa sua. Ha deciso di assaltare l’autobus e quindi il match è saltato. Tutto accade per una ragione. Mi sono fatto male quel giorno… In tutta la mia carriera, con 42 combattimenti, non mi sono mai ritirato a causa di un infortunio. È stata la prima volta in assoluto e mi piacerebbe di nuovo poter vedere realizzato questo incontro. Mi piacerebbe avere un buon camp e disputare questo match”.
Anche se negli ultimi quattro anni sono successe molte cose da quando Dos Anjos e McGregor erano stati sul punto di affrontarsi, dos Anjos ha dichiarato che una cosa non è cambiata in questo tempo: è un brutto matchup per McGregor.
Dos Anjos afferma inoltre che era completamente preparato a combattere nonostante l’infortunio a UFC 196 – ed ottenere comunque la vittoria – ma il danno al piede era troppo severo per far sì che combattesse.
“Non ho dubbi che lo avrei battuto”, ha dichiarato Dos Anjos. “Nessun dubbio nella mia mente. Mi sentivo benissimo nello sparring e nell’allenamento con dei ragazzi fortissimi e mi allenavo molto con Lyoto Machida, che ha un’impostazione molto simile a Conor. Mi stavo allenando davvero bene con tutti quei ragazzi e non ho dubbi nella mia mente. Sfortunatamente, 13 o 12 giorni prima del combattimento, in uno dei miei scontri ho calciato contro un compagno nel modo sbagliato e ho detto a Lorenzo Fertitta: ‘Lorenzo, se non riesco a calciare, continuerò a combattere. Ma non posso camminare. Non riesco a raggiungere la gabbia’. Sono stato costretto a ritirarmi, ero in una situazione difficile e molte persone hanno fatto battute al riguardo”.
“Anche Conor ha fatto battute sul piede contuso, ma non era la verità. Se avessi avuto un piede contuso, avrei combattuto ugualmente. I calci erano parte della mia strategia per quell’incontro, ma non riuscivo a raggiungere la gabbia, non potevo camminare, ecco perché sono stato costretto a ritirarmi”.
Dos Anjos è consapevole del fatto che UFC al momento non intende puntare su McGregor, concentrandosi piuttosto sull’imminente unificazione del titolo tra Nurmagomedov e Justin Gaethje. McGregor vuole combattere, ma la promotion non intende organizzare nessun abbinamento casuale.
I più grandi incontri UFC hanno in genere un’importante retroscena ed una forte componente narrativa attorno a loro. Non fa differenza la storia tra dos Anjos e McGregor, quindi gli ingredienti sembrano esserci tutti perché finalmente accada.
“La storia parla da sola”, ha concluso dos Anjos. “L’incontro era lì, dovevamo combattere e ha senso. Possiamo farlo in entrambe le divisioni e non lo penso solo io, molte persone pensano che questo incontro abbia un senso. Penso che ora la palla sia in mano alla promotion. È la loro mossa. Ho già fatto la mia mossa, quindi vediamo cosa succederà nelle prossime due settimane”.
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