Dal divieto di KO allo stop per le ferite: le assurde regole del match tra Tyson e Jones

Dal divieto di KO allo stop per le ferite: le assurde regole del match tra Tyson e Jones

26 Novembre 2020 1 Di Redazione

BOXE – Quello tra Mike Tyson vs Roy Jones Jr è uno dei più attesi eventi sportivi di questo weekend. L’incontro, che si terrà nel weekend del Giorno del Ringraziamento in USA, avrà come protagonisti due leggende della boxe in una esibizione amichevole.

All’età di 54 anni, dopo più di una decade, Mike Tyson ritorna finalmente sul ring, per combattere contro Roy Jones Jr, 51 anni, ex campione su più classi di peso e uno dei migliori boxer pound for pound nel picco della sua carriera.

Entrambi hanno preso il match molto seriamente mettendo su uno show che verrà trasmesso negli USA in pay-per-view a un prezzo non così basso di circa 25 dollari. In Italia invece lo troveremo su Sky Primafila alle 3 della notte tra sabato 28 e domenica 29 al prezzo di euro 9,99.

Nella realizzazione dell’evento c’è stata molta confusione riguardo il regolamento approvato dalla Commissione Atletica della California, tanto che il suo direttore esecutivo Andy Foster ha rilasciato delle dichiarazioni che svelano alcuni dettagli sulle regole del match.

Queste le sue parole:

“Chiamiamolo incontro di esibizione, ecco cos’è. Voglio che il pubblico lo sappia e che non ne rimanga deluso”.

Secondo Foster, le regole dell’esibizione, per così dire una sorta di match amichevole, saranno molto diverse rispetto a quello di un incontro classico. Infatti ha indicato come modello la circostanza, abbastanza simile, dell’incontro tra l’ex campione Julio Cesar Chavez e Jorge Arce.

Quella notte, i due pugili hanno combattuto per 4 round senza arrivare a designare un vincitore o un perdente; tra l’altro non c’era nessun giudice incaricato di controllare i punteggi.

Ecco, le stesse regole verranno applicate anche per Tyson vs Jones di questo weekend. È vero, si rimane un po’ stupiti e si intravede dell’assurdità in tutto ciò.

Foster chiarifica i dettagli:

“Non ci saranno giudici ufficiali. WBC avrà dei giudici celebri collegati in remoto che daranno dei pareri sui round. Niente di ufficiale, nessun punteggio e nessun vincitore”.

E conclude:

“Sarà una cosa incentrata sul divertimento. Divertimento, non competizione. Verrà assegnato un titolo di Frontline Battle (Battaglia di prima classe) senza un vero vincitore. La cintura riporterà l’iscrizione Black Lives Matter”.

Foster ha voluto sottolineare come non ci debbano essere dei fraintendimenti sul match. Vuole che tutta l’attenzione sia concentrata sul divertimento e che non avvenga una dog fight come tutti onestamente un po’ ci aspettavamo.

Per capirci, sarà solo e soltanto un’esibizione tra leggende dello sport. Niente di più.

Dunque ricapitoliamo queste strane regole:

  • Il match durerà 8 round da 2 minuti ciascuno;
  • I pugili non saranno tenuti a portare il caschetto;
  • I pugili indosseranno guantoni da 12 once;
  • Se ai pugili si apriranno brutte ferite, il match verrà interrotto immediatamente;
  • I pugili verranno sottoposti ai test medici e prima del match eseguiranno i controlli di VADA che è l’agenzia per le verifiche antidroga;
  • Non verrà dichiarato nessun vincitore;
  • Non sono ammessi i knockout.

Nota positiva in tutto ciò, la reazione di Dana White alla regola sulla proibizione di arrivare al knockout.  Le sue parole di stupore ci consolano:

“Davvero non è permesso loro di arrivare al knockout? Oh m*rda, quindi non ci si può scommettere? Non lo avrei mai immaginato, non so proprio cosa dire”.

Impagabile.

Cosa ne pensate di queste regole? Ne siete delusi o pensate che in fondo sia la scelta migliore?