UFC: ci ha lasciato Abdulmanap Nurmagomedov, morto il papà di Khabib

UFC: ci ha lasciato Abdulmanap Nurmagomedov, morto il papà di Khabib

3 Luglio 2020 13 Di Redazione

UFC – Il coronavirus ha colpito ancora, e questa volta lo ha fatto nel cuore dell’MMA mondiale. Il padre di Khabib, Abdulmanap Nurmagomedov, è morto oggi all’ospedale di Mosca, all’età di 57 anni, a causa di complicazioni a cuore e reni, dovute all’infezione del Covid-19, sebbene debellata.

Sembrava che dopo il ricovero e le due operazioni d’urgenza al cuore, le condizioni si fossero ristabilite, come Ali Abdelaziz, il manager di Khabib, aveva dichiarato:

“Sta migliorando, ha aperto gli occhi e sta rispondendo. È un buon segno, Allah veglia su di lui”.

Ma ricostruiamo un minimo la vicenda per capire come sono andate le cose: a fine aprile, in Daghestan, Abdulmanap ha iniziato a mostrare i sintomi della polmonite ed è stato ricoverato in ospedale rifiutando categoricamente di fare il test del coronavirus. Non appena le condizioni sono peggiorate, è stato trasferito in un ospedale militare moscovita dove è risultato positivo al test ed è stato immediatamente operato al cuore per l’applicazione di alcuni bypass. Messo in coma farmacologico aveva cominciato a dare qualche segno di ripresa, era stato rioperato rimanendo comunque grave ma stabile, fino a quando oggi i reni hanno improvvisamente ceduto e un altro attacco cardiaco gli è stato fatale.

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Se ne va via così un padre, un lottatore e un allenatore, che ha dedicato la sua intera vita all’arte marziale, convertendo una parte della sua casa in una grande palestra, dove accoglieva amici e conoscenti per l’insegnamento del sambo e del wrestling. È stato lui a far fare i primi passi sul tappeto al figliolo Khabib, ed è stato al suo fianco nel suo ultimo match ad Abu Dhabi contro Dustin Poirier, nel settembre dell’anno scorso, per l’unificazione delle cinture.

Era un rapporto speciale quello tra Khabib e il padre, un legame molto stretto che li aveva condotti, dopo la vittoria contro Conor McGregor, ad incontrare il presidente russo Vladimir Putin, e fondamentalmente a conquistare il mondo, quando a UFC 223, quel ragazzo daghestano, che da piccolo usava allenarsi con gli orsi, diventa finalmente campione imbattuto della categoria dei leggeri UFC.

Un personaggio di un famoso film diceva che la cosa che rende più felice un uomo, è una sola, quella di essere amato da suo figlio, e questo Abdulmanap l’ha ottenuto, quindi avrà pur perso la sua battaglia con la morte, ma ha vinto la battaglia di una vita.

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La redazione di TuttoMMA.it esprime le più calorose condoglianze a Khabib e alla sua famiglia.